TITUS
Brunetto Latini, La Rettorica
Part No. 22
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Section: 23  
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Tullio dice la sua sentenzia della materia di rettorica,
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riprende quella d' Ermagoras.


Line: 10    Et come porta la nostra oppinione, l' arte del
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parliere e la sua scienzia è di questa materia partita
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in tre. Chapter: VI   Ché certo non pare che Ermagoras
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attenda quello che dice attenda ciò che promette,
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acciò che dovide la materia di questa arte in causa
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et in questione.


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Lo sponitore.


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Poi che Tulio àe detto davanti le tre partite della
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materia di rettorica come fue oppinione d' Aristotile, in
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questa parte conferma Tulio la sentenzia d' Aristotile; e
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dice che pare a llui quel medesimo, e riprende la sentenzia
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d' Ermagoras, il quale diceva che lla materia del parliere
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è di due partite, cioè causa e quistione. Paragraph: 2   Ma certo
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e' dovea così riprendere coloro che giungeano alla materia
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di quest' arte confortamento e disconfortamento e consolamento;
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e lui riprende Tulio nominatamente perciò ch' elli
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era più novello e però dovea elli essere più sottile, e riprendelo
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ancora però che ssi traea più innanzi dell' arte;
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e riprendendo lui pare che riprenda li altri. Ma però che
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Tulio non disfina lo riprendimento delli altri, vuole
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lo sponitore chiarire il loro fallimento, e dice così: Paragraph: 3   Vero
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è che, come mostrato è qua in adietro, l' officio del parliere
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si è parlare appostatamente per fare credere, e questo
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far credere è sopra quelle cose che sono in lite, c' ancora
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non sono pervenute all' anima; ma chi vuole considerare
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il vero, e' troverà che confortamento e disconfortamento
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sono solamente sopra quelle cose che già sono pervenute
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all' anima. Verbigrazia: Lo sponitore avea propensato di
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fare questo libro, ma per negligenzia lo intralasciava;
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onde da questa negligenzia il potea bene alcuno ritrattare
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per confortamento, e questo conforto viene sopra
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cosa la quale era già pervenuta all' anima, cioè la negligenzia.
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Et se alcuno disconforta un altro che avea proposto
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di malfare, tanto che ssi 'nde rimane, altressì viene
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lo sconforto in cosa la quale era già pervenuta all' anima.
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Adunque è provato che conforto disconforto non possono
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essere materia di questa arte. Paragraph: 5   Ma consolamento
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puote anzi essere materia del parliere, perciò che puote
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venire sopra cosa c' ancora non sia pervenuta all' anima.
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Verbigrazia: Uno uomo avea fermato nel suo cuore di
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menare dolorosa vita per la morte d' una persona cui elli
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amava sopra tutte cose. Ma un savio lo consolava, tanto
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che propone d' avere allegrezza, la quale non era ancora
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pervenuta all' anima. Ma perciò che in questo consolamento
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non ha lite, perciò che 'l consolato non si difende non
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allega ragioni contra il consolatore, non puote essere materia
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di questa arte. Paragraph: 6   Or è ben vero che altri dissen che
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dimostrazione non era materia di questa arte, anzi era
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materia di poete, però ch' a' poete s' apartiene di lodare e
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di vituperare altrui. Et avegna che Tulio no lli riprenda
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nominatamente, assai si puote intendere la riprensione di
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loro in ciò ch' e' conferma la sentenza d' Aristotile che disse
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che dimostrazione e deliberazione e iudicazione sono materia
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di questa arte. Paragraph: 7   Et sopra ciò nota che dimostrazione
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pertiene a' poeti et a' parlieri, ma in diversi modi:
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che' poeti lodano e biasmano sanza lite, ché non è chi
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dica contra, e 'l parlieri loda e vitupera con lite, ché è
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chi dice contra il suo dire. Et perciò dice Tulio che non
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pare che Ermagoras intendesse quello che dicea, che
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considerasse quello che prometea, dicendo che tutte cause
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e questioni proverebbe per rettorica. Or dicerà Tulio le
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riprensioni d' Ermagoras sopra causa e sopra questione.


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