TITUS
Brunetto Latini, La Rettorica
Part No. 21
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Del iudiciale.


Line: 19    Judiciale è quello il quale, posto in iudicio, à
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in accusazione e difensione o petizione e recusazione.


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Lo sponitore.


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La natura di iudicamento si è una forma la quale
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si conviene al parladore per cagione di mostrare la iustizia
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e la 'niustizia d' alcuna cosa, cioè per mostrare d' una cosa
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s' ella è iusta o contra iustizia, in cotal modo: che uno
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accusa un altro e ll' accusato si difende elli medesimo o
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un altro per lui; overo che uno fa sua petizione e domanda
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guidardone per alcuna cosa ch' elli abbia ben fatta, et un
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altro recusa e dice che non è da guidardonare, e talvolta
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dice: «Anzi è degno di pena». Paragraph: 2   Et questa causa si
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pone in iudicio, cioè in corte davante a' iudici, acciò
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ch' elli iudichino tra lle parti quale àe iustizia; e questo
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si fae in corte palese in saputa delle genti, acciò che lla
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pena del malfattore dia exemplo di non malfare, e 'l
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guidardone de' benfattori sia exemplo agli altri di ben
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fare. Et sopra questa materia dice uno savio: «I buoni
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si guardano di peccare per amore della vertude, i malvagi
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si guardano per paura della pena». Paragraph: 3   Et è questa causa
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iudiciale doppia: una speciale et un' altra che non si puote
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partire. Speciale è quella nella quale il parliere si sforza
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di mostrare alcuna cosa che ssia iusta o iniusta, non
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nominando certa persona; in questo modo: «Il ladro
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èe da 'mpendere, perché commette furto». Dice l' altro:
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«Non è». Paragraph: 4   Quella che non si puote partire è quella
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nella quale il parliere si sforza di mostrare una cosa essere
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iusta o no, nominando certa persona; in questo
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modo: «È da impendere Guido ch' à fatto furto, o no?».
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Od «È da guidardonare Julio Cesare ch' à conquistata
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Francia, o no?». Paragraph: 5   Et tutte queste cause iudiciali si
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considerano sopra 'l tempo preterito, perciò che di ciò
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che ll' uomo à fatto in arrietro è guidardonato o punito.


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