TITUS
Brunetto Latini, La Rettorica
Part No. 16
Section: 17
Chapter: V
Line: 18
Tullio
àe
finito
il
prolago,
e
comincia
a
dire
di
eloquenzia.
Line: 19
Una
ragione
è
delle
cittadi
la
quale
richiede
Line: 20
et
è
di
molte
cose
e
di
grandi,
intra
lle
quali
è
una
Line: 21
grande
et
ampia
parte
l'
artificiosa
eloquenzia,
la
quale
Line: 22
è
appellata
Rettorica.
Ché
al
ver
dire
né
cci
acordiamo
Page: 40
Line: 1
con
quelli
che
non
credono
che
lla
scienzia
delle
cittadi
Line: 2
abbia
bisogno
d'
eloquenzia,
e
molto
ne
discordiamo
Line: 3
da
coloro
che
pensano
ch'
ella
del
tutto
si
tegna
Line: 4
in
forza
et
in
arte
del
parladore.
Per
la
qual
cosa
questa
Line: 5
arte
di
rettorica
porremo
in
quel
genere
che
noi
Line: 6
diciamo
ch'
ella
sia
parte
della
civile
scienzia,
cioè
Line: 7
della
scienzia
delle
cittadi.
Paragraph: 1
Line: 8
Lo
sponitore.
Line: 9
In
questa
parte
del
testo
procede
Tulio
a
dimostrare
Line: 10
ordinatamente
ciò
che
elli
avea
promesso
nella
fine
del
Line: 11
prolago.
Et
primamente
comincia
a
dicere
il
genere
di
Line: 12
questa
arte.
Ma
anzi
che
llo
sponitore
vada
innanzi
sì
Line: 13
vuole
fare
intendere
che
è
genere,
perché
l'
altre
parole
Line: 14
siano
meglio
intese.
Paragraph: 2
Ogne
cosa
quasi
o
è
generale,
Line: 15
sicché
comprende
molte
altre
cose,
o
è
parte
di
quella
Line: 16
generale.
Onde
questa
parola,
cioè
«uomo
»,
è
generale,
Line: 17
per
ciò
che
comprende
molti,
cioè
Piero
e
Joanni
etc.
,
Line: 18
ma
questa
parola,
cioè
«Piero
»,
è
una
parte.
A
questa
Line: 19
somiglianza,
per
dire
più
in
volgare,
si
puote
intendere
Line: 20
genere
cioè
la
schiatta
;
ché
chi
dice
«i
Tosinghi
»
comprende
Line: 21
tutti
coloro
di
quella
schiatta,
ma
chi
dice
«Davizzo
»
Line: 22
non
comprende
se
no
una
parte,
cioè
un
uomo
di
Line: 23
quella
schiatta.
Paragraph: 3
Onde
Tulio
dice
di
rettorica
sotto
Line: 24
quale
genere
si
comprende,
per
meglio
mostrare
il
fondamento
Page: 41
Line: 1
e
lla
natura
sua.
Et
dice
così
che
lla
ragione
Line: 2
delle
cittadi,
cioè
il
reggimento
e
lla
vita
del
comune
e
Line: 3
delle
speciali
persone,
richiede
molte
e
grandi
cose,
in
Line: 4
questo
modo
:
che
è
in
fatti
e
'n
detti.
Paragraph: 4
In
fatti
è
la
ragione
Line: 5
delle
cittadi
sì
come
l'
arte
de'
fabbri,
de'
sartori,
Line: 6
de'
pannari
e
l'
altre
arti
che
si
fanno
con
mani
e
con
Line: 7
piedi.
In
detti
è
la
rettorica
e
l'
altre
scienze
che
sono
in
Line: 8
parlare.
Adonque
la
scienza
del
covernamento
delle
cittadi
Line: 9
è
cosa
generale
sotto
la
quale
si
comprende
rettorica,
cioè
Line: 10
l'
arte
del
bene
parlare.
Ma
anzi
che
llo
sponitore
vada
Line: 11
più
innanzi,
pensando
che
lla
scienza
delle
cittadi
è
parte
Line: 12
d'
un
altro
generale
che
muove
di
filosofia,
sì
vuole
elli
Line: 13
dire
un
poco
che
è
filosofia,
per
provare
la
nobilitade
e
Line: 14
l'
altezza
della
scienzia
di
covernare
le
cittadi.
Et
provedendo
Line: 15
ciò
ssi
pruova
l'
altezza
di
rettorica.
Paragraph: 6
Line: 16
Filosofia
è
quella
sovrana
cosa
la
quale
comprende
Line: 17
sotto
sé
tutte
le
scienze
;
et
è
questo
uno
nome
composto
Line: 18
di
due
nomi
greci
:
il
primo
nome
si
è
phylos,
e
vale
Line: 19
tanto
a
dire
quanto
«amore
»,
il
secondo
nome
è
sophya
,
Line: 20
e
vale
tanto
a
dire
quanto
«sapienzia
».
Onde
«filosofia
»
Line: 21
tanto
vale
a
dire
come
«amore
della
sapienzia
»;
per
la
Line: 22
qual
cosa
neuno
puote
essere
filosofo
se
non
ama
la
sapienzia
Line: 23
tanto
ch'
elli
intralasci
tutte
altre
cose
e
dia
ogne
studio
Page: 42
Line: 1
et
opera
ad
avere
intera
sapienzia.
Onde
dice
uno
Line: 2
savio
cotale
diffinizione
di
filosofia
:
ch'
ella
è
inquisizione
Line: 3
delle
naturali
cose
e
connoscimento
delle
divine
et
umane
Line: 4
cose,
quanto
a
uomo
è
possibile
d'
interpetrare.
Un
Line: 5
altro
savio
dice
che
filosofia
è
onestade
di
vita,
studio
Line: 6
di
ben
vivere,
rimembranza
della
morte
e
spregio
del
Line: 7
secolo.
Paragraph: 7
Et
sappie
che
diffinizione
d'
una
cosa
è
dicere
Line: 8
ciò
che
quella
cosa
è,
per
tali
parole
che
non
si
convegnano
Line: 9
ad
un'
altra
cosa,
e
che
se
tu
le
rivolvi
tuttavia
Line: 10
signiffichino
quella
cosa.
Per
bene
chiarire
sia
questo
Line: 11
l'
exemplo
nella
diffinizione
dell'
uomo,
la
quale
è
questa
:
Line: 12
«L'
uomo
è
animale
razionale
mortale
».
Certo
queste
parole
Line: 13
si
convegnono
sì
all'
uomo
che
non
si
puote
intendere
Line: 14
d'
altro,
né
di
bestia,
né
d'
uccello,
né
di
pescie,
però
Line: 15
che
in
essi
nonn
à
ragione
;
onde
se
tue
rivolvi
le
parole
Line: 16
e
di'
così
:
«Che
è
animale
razionale
e
mortale
?»,
certo
Line: 17
non
si
puote
d'
altro
intendere
se
non
dell'
uomo.
Paragraph: 8
Or
Line: 18
è
vero
che
anticamente
per
nescietà
delli
uomini
furon
Page: 43
Line: 1
mosse
tre
quistioni
delle
quali
dubitavano,
e
non
senza
Line: 2
cagione,
però
che
sopr'
esse
tre
questioni
si
girano
tutte
Line: 3
le
scienzie.
La
prima
quistione
era
che
dovesse
l'
uomo
Line: 4
fare
e
che
lasciare.
La
seconda
quistione
era
per
che
ragione
Line: 5
dovesse
quel
fare
e
quell'
altro
lasciare.
La
terza
Line: 6
quistione
era
di
sapere
le
nature
di
tutte
cose
che
sono.
Line: 7
Et
perciò
che
le
questioni
fuoro
tre,
sì
convenne
che'
savi
Line: 8
filosofi
partissero
filosofia
in
tre
scienzie,
cioè
Teorica,
Line: 9
Pratica
e
Logica,
sì
come
dimostra
questo
arbore
:
Paragraph: 9
Line: 10
Et
la
prima
di
queste
scienze,
cioè
pratica,
è
per
Line: 11
dimostrare
la
prima
questione,
cioè
che
debbia
uomo
fare
Line: 12
e
che
lasciare.
La
seconda
scienzia,
cioè
logica,
è
per
dimostrare
Line: 13
la
seconda
quistione,
cioè
per
che
ragione
dovesse
Page: 44
Line: 1
quel
fare
e
quello
altro
lasciare.
Paragraph: 10
Et
questa
Line: 2
scienza,
cioè
logica,
sì
àe
tre
parti,
cioè
dialetica,
efidica,
Line: 3
soffistica.
La
prima
tratta
di
questionare
e
disputare
l'
uno
Line: 4
coll'
altro,
e
questa
è
dialetica
;
la
seconda
insegna
provare
Line: 5
il
detto
dell'
uno
o
dell'
altro
per
veraci
argomenti,
e
Line: 6
questa
èe
efidica
;
la
terza
insegna
provare
il
detto
dell'
Line: 7
uno
e
dell'
altro
per
argomenti
frodosi
o
per
infinte
provanze,
Line: 8
e
questa
è
sofistica.
Et
questa
divisione
pare
in
Line: 9
questo
arbore
:
Paragraph: 11
Line: 10
La
terza
scienzia,
cioè
teorica,
si
è
per
dimostrare
Line: 11
le
nature
di
tutte
cose
che
sono,
le
quali
nature
Line: 12
sono
tre
;
e
però
conviene
che
questa
una
scienza,
cioè
Line: 13
teorica,
sia
partita
in
tre
scienzie,
ciò
sono
Teologia,
Line: 14
Fisica
e
Matematica,
sì
come
dimostra
questo
arbore
:
Paragraph: 12
Page: 45
Line: 1
Onde
la
prima
di
queste
tre
scienze,
cioè
teologia,
Line: 2
la
quale
è
appellata
divinitade,
sì
tratta
la
natura
delle
Line: 3
cose
incorporali
le
quali
non
conversano
intra
lle
corpora,
Line: 4
sì
come
Dio
e
le
divine
cose.
La
seconda
scienzia,
cioè
fisica,
Line: 5
sì
tratta
le
nature
delle
cose
corporali,
sì
come
sono
animali
Line: 6
e
lle
cose
che
ànno
corpo
;
e
di
questa
scienzia
fue
ritratta
Line: 7
l'
arte
di
medicina,
ché,
poi
che
fue
connosciuta
la
natura
Line: 8
dell'
uomo
e
delli
animali
e
de'
loro
cibi
e
dell'
erbe
e
delle
Line: 9
cose,
assai
bene
poteano
li
savi
argomentare
la
sanezza
e
Line: 10
curare
la
malizia.
La
terza
scienzia,
cioè
matematica,
sì
Line: 11
tratta
le
nature
de
le
cose
incorporali
le
quali
sono
intorno
Line: 12
le
corpora
;
e
queste
nature
sono
quattro,
e
perciò
conviene
Line: 13
che
matematica
sia
partita
in
quattro
scienze,
ciò
sono
arismetrica,
Line: 14
musica,
geometria
et
astronomia,
sì
come
appare
Line: 15
in
questo
arbore
:
Paragraph: 13
Page: 46
Line: 1
La
prima
scienzia,
cioè
arismetrica,
tratta
de'
conti
Line: 2
e
de'
nomeri,
sì
come
l'
abaco
e
più
fondatamente.
La
seconda
Line: 3
scienza,
cioè
musica,
tratta
di
concordare
voci
e
Line: 4
suoni.
La
terza,
cioè
geometria,
tratta
delle
misure
e
delle
Line: 5
proporzioni.
La
quarta
scienza,
cioè
astronomia,
tratta
Line: 6
della
disposizione
del
cielo
e
delle
stelle.
Paragraph: 14
Line: 7
Or
si
torna
il
conto
dello
sponitore
di
questo
libro
Line: 8
alla
prima
parte
di
filosofia,
della
quale
è
lungamente
taciuto,
Line: 9
e
dicerà
tanto
d'
essa
prima
parte,
cioè
di
pratica,
Line: 10
che
pervegna
a
dire
della
gloriosa
Rettorica.
E
sì
come
Line: 11
fue
detto
già
indietro,
questa
pratica
è
quella
scienza
che
Line: 12
dimostra
che
ssia
da
ffare
e
che
da
lasciare,
e
questo
è
di
Line: 13
tre
maniere
:
perciò
conviene
che
di
questa
una
siano
tre
Line: 14
scienze,
cioè
sono
Etica,
Iconomica
e
Politica,
sì
come
Line: 15
mostra
la
figura
di
questo
arbore
:
Paragraph: 15
Line: 16
La
prima
di
queste,
cioè
etica,
sì
è
insegnamento
Line: 17
di
bene
vivere
e
costumatamente,
e
dà
connoscimento
delle
Page: 47
Line: 1
cose
oneste
e
dell'
utili
e
del
lor
contrario
;
e
questo
fa
per
Line: 2
assennamento
di
quatro
vertudi,
ciò
sono
prudenzia,
iustizia,
Line: 3
fortitudo
e
temperanza,
e
per
divieto
de'
vizi,
ciò
sono
Line: 4
superbia,
invidia,
ira,
avarizia,
gula
e
luxuria
;
e
così
dimostra
Line: 5
etica
che
sia
da
tenere
e
che
da
lasciare
per
vivere
Line: 6
virtuosamente.
Paragraph: 16
La
seconda
scienza,
cioè
iconomica,
sì
Line: 7
'nsegna
che
ssia
da
ffare
e
che
da
lasciare
per
covernare
Line: 8
e
reggere
il
propio
avere
e
la
propia
famiglia.
Paragraph: 17
La
terza
Line: 9
scienza,
cioè
politica,
sì
'nsegna
fare
e
mantenere
e
reggere
Line: 10
le
cittadi
e
le
comunanze,
e
questa,
sì
come
davanti
è
Line: 11
provato,
è
in
due
guise,
cioè
in
fatti
et
in
detti,
sì
come
Line: 12
si
vede
in
questo
arbore
:
Paragraph: 18
Line: 13
Quella
maniera
ch'
è
in
fatti
sì
sono
l'
arti
e'
magisterii
Line: 14
che
in
cittadi
si
fanno,
come
fabbri
e
drappieri
e
Line: 15
li
altri
artieri,
sanza
i
quali
la
cittade
non
potrebbe
durare.
Page: 48
Line: 1
Quella
ch'
è
in
detti
è
quella
scienzia
che
ss'
adopera
Line: 2
colla
lingua
solamente
;
et
in
questa
si
contiene
tre
scienze,
Line: 3
ciò
sono
Gramatica,
Dialettica,
Rettorica,
sì
come
dimostra
Line: 4
questo
altro
albore
:
Paragraph: 19
Line: 5
Et
che
ciò
sia
la
verità
dice
lo
sponitore
che
gramatica
Line: 6
è
intrata
e
fondamento
di
tutte
le
liberali
arti
et
Line: 7
insegna
drittamente
parlare
e
drittamente
scrivere,
cioè
Line: 8
per
parole
propie
sanza
barbarismo
e
sanza
sologismo.
Line: 9
Adunque
sanza
gramatica
non
potrebbe
alcuno
bene
dire
Line: 10
né
bene
dittare.
La
seconda
scienza,
cioè
dialetica,
sì
Line: 11
pruova
le
sue
parole
per
argomenti
che
danno
fede
alle
Line: 12
sue
parole
;
e
certo
chi
vuole
bene
dire
e
bene
dittare
Line: 13
conviene
che
mostri
ragioni
per
che,
sicché
le
sue
parole
Line: 14
abbiano
provanza
in
tal
guisa
che
lli
uditori
le
credano
Page: 49
Line: 1
e
diano
fede
a
cciò
che
dice.
La
terza
scienza
ciò
è
Rettorica,
Line: 2
la
quale
truova
et
adorna
le
parole
avenanti
alla
Line: 3
materia,
per
le
quali
l'
uditore
s'
accheta
e
crede
e
sta
Line: 4
contento
e
muovesi
a
volere
ciò
ch'
è
detto.
Paragraph: 20
Adonque
Line: 5
le
tre
scienze
sono
bisogno
a
parlare
et
al
dittare,
che
Line: 6
sanza
loro
sarebbe
neente,
acciò
che
'l
buono
dicitore
e
Line: 7
dittatore
de'
sì
dire
e
scrivere
a
diritto
e
per
sì
propie
Line: 8
parole
che
sia
inteso,
e
questo
fae
gramatica
;
e
dee
le
Line: 9
sue
parole
provare
e
mostrare
ragioni,
e
questo
fae
dialetica
;
Line: 10
e
dee
sì
mettere
et
addornare
il
suo
dire
che,
poi
Line: 11
che
ll'
uditore
crede,
che
stia
contento
e
faccia
quello
Line: 12
ch'
e'
vuole,
e
questo
fa
Rettorica.
Paragraph: 21
Or
dice
lo
sponitore
Line: 13
che
lla
civile
scienza,
cioè
la
covernatrice
delle
cittadi,
Line: 14
la
quale
èe
in
detti
si
divide
in
due
:
che
ll'
una
è
Line: 15
co
llite
e
l'
altra
sanza
lite.
Quella
co
llite
si
è
quella
che
Line: 16
ssi
fa
domandando
e
rispondendo,
sì
come
dialetica,
rettorica
Line: 17
e
lege
;
quella
ch'
è
sanza
lite
si
fa
domandando
e
Line: 18
rispondendo,
ma
non
per
lite,
ma
per
dare
alla
gente
Line: 19
insegnamento
e
via
di
ben
fare,
sì
come
sono
i
detti
de'
Line: 20
poeti
che
ànno
messo
inn
iscritta
l'
antiche
storie,
le
Line: 21
grandi
battaglie
e
l'
altre
vicende
che
muovono
li
animi
Line: 22
a
ben
fare.
Paragraph: 22
Altressì
quella
civile
scienzia
ch'
è
con
Page: 50
Line: 1
lite
è
di
due
maniere,
ch'
è
ll'
una
artificiosa,
l'
altra
non
Line: 2
artificiosa.
Artificiosa
è
quella
nella
quale
il
parliere
che
Line: 3
connosce
bene
la
natura
e
llo
stato
della
materia,
vi
reca
Line: 4
suso
argomenti
secondo
che
ssi
conviene,
e
questo
è
in
Line: 5
dialetica
et
in
rettorica.
Quella
che
non
è
artificiale
è
Line: 6
quella
nella
quale
si
recano
argomenti
pur
per
altoritade,
Line: 7
sì
come
legge,
sopra
la
quale
non
si
reca
neuna
pruova
Line: 8
né
ragione
per
che,
se
non
tanto
l'
altoritade
dello
'mperadore
Line: 9
che
lla
fece.
Et
di
questa
che
non
è
artificiale
Line: 10
dice
Boezio
nella
Topica
ch'
è
sanza
arte
e
sanza
parte
di
Line: 11
ragione.
Paragraph: 23
Alla
fine
conclude
Tulio
e
dice
che
Rettorica
Line: 12
è
parte
della
civile
scienzia.
Ma
Vittorino
sponendo
quella
Line: 13
parola
dice
che
rettorica
è
la
maggiore
parte
della
civile
Line: 14
scienzia
;
e
dice
«maggiore
»
per
lo
grande
effetto
di
lei,
Line: 15
ché
certo
per
rettorica
potemo
noi
muovere
tutto
'l
popolo,
Line: 16
tutto
'l
consiglio,
il
padre
contra
'l
figliuolo,
l'
amico
Line: 17
contra
l'
amico,
e
poi
li
rega
in
pace
e
a
benevoglienza.
Line: 18
Or
è
detto
del
genere
;
omai
dicerà
Tulio
dello
offizio
di
Line: 19
rettorica
e
del
fine.
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TITUS
edition of
Brunetto Latini, La Rettorica
.
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